giovedì 7 marzo 2013

IN KASHMIR TROPPO FREDDO: STRAGE DI CAPRE


Da un articolo del Corriere on line di oggi…a proposito del Kashmir (nella regione indiana) e delle sue capre e pecore…


“KASHMIR: TROPPO FREDDO, STRAGE DI CAPRE DI LANA PASHMINA”

L’inverno peggiore da 50 anni: troppa neve. Altri 175 mila animali in pericolo di vita
Capre di razza changthangi
L’inverno peggiore degli ultimi cinquant’anni, con temperature al di sotto delle medie stagionali anche per una zona dove in genere si raggiungono i -25 gradi, sta facendo strage di capre changthangi sull’Himalaya, mettendo così a rischio non solo la produzione della lana cachemire (ricavata dal sottovello del collo) con cui si fanno le pashmine (dalla parola persiana pashm che significa appunto «lana», ma anche la sopravvivenza della popolazione dei Drokba, i nomadi del Ladakh che vivono da sempre proprio grazie alla vendita del pregiatissimo filato.
ALLARME - A dare l’allarme è stato Spalbar, presidente del governo autonomo della regione. Quasi 25 mila capre sono morte di fame nel Changthang, al confine con Cina e Tibet, a causa della troppa neve caduta durante l’inverno, che ha sepolto il foraggio sotto una coltre di 90 centimetri e che impedisce tuttora l’accesso via terra alla regione. I contatti con i pastori nomadi sono possibili solo attraverso i telefoni satellitari ci si mette una settimana per raggiungere un’area limitrofa, da cui è possibile vedere centinaia di capre pashmina morte per terra».
AIUTI - Stando a stime approssimative, altre 175 mila capre che vivono nell’inospitale regione del Changthang (un arido deserto a 5.200 metri di altezza, con inverni rigidissimi ed estati senza un goccio di pioggia), come pure 100 mila fra pecore, mucche e yak, sarebbero ora in pericolo di vita, ma a sentire ancora Spalbar, le autorità locali non sembrano intenzionate a muovere un dito. «Ho scritto personalmente al governo provinciale della regione affinché provvedesse a inviare aerei che paracadutassero foraggio e integratori alimentari agli animali superstiti, come era avvenuto già nell’autunno scorso, ma non ho ancora ricevuto risposta e ora siamo totalmente impotenti di fronte a quanto sta accedendo».
DANNI - Impossibile per ora quantificare i danni subiti dalla comunità, ma saranno ingentissimi «perché i pastori basano tutto il loro sostentamento sulle capre e quindi per loro è come perdere il lavoro», con inevitabili ripercussioni sulla produzione della pregiata lana. Non a caso già da qualche anno i tessitori del Kashmir hanno iniziato a importare lana pashmina dalla Cina e dalla Mongolia per soddisfare la crescente domanda di scialli e coperte ricavate dal vello delle capre changthangi, mentre il 9 marzo di un anno fa gli scienziati della Sher-e-Kashmir University of Agricultural Sciences and Technology di Srinagar, la principale città del Kashmir, avevano stupito il mondo annunciando la nascita di Noori («Luce» in arabo), prima capra pashmina clonata, assicurando un secondo esemplare entro il 2013.
Simona Marchetti  6 marzo 2013 | 13:22© RIPRODUZIONE RISERVATA

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