mercoledì 27 febbraio 2013

LUCIANA LITTIZZETTO E IL MONOLOGO CONTRO IL FEMMINICIDIO

Stiamo parlando spesso di femminicidi, e questo monologo di Luciana Littizzetto, tenuto a Sanremo il giorno di San Valentino, ne parla in modo semplice e incisivo.

LA LETTERA DI ROBERTO BAGGIO AI GIOVANI

Questa è la lettera che Roberto Baggio ha scritto per i giovani, e letto a Sanremo pochi giorni fa.
E' un grande calciatore, ora dirigente sportivo, ma anche un uomo solido, con dei valori, sportivo nel senso più positivo e morale del termine. Ascoltatelo attentamente, e  riflettete sulle parole-chiave di cui parla.

venerdì 22 febbraio 2013

I PROMESSI SPOSI - "LA MADRE DI CECILIA"

Ecco la recitazione del brano "La madre di Cecilia", una delle più belle descrizioni dell'amore tra madre e figlia.

giovedì 21 febbraio 2013

CHE FATE, DORMITE??

Non è mai morto nessuno per aver postato un commento, dai, provateci! Date un segnale di vita!!!

NOAH KANTMAN - UNA ROSA PARKS DI OGGI


Oh beh, e si pensa che i tempi di Rosa Parks siano "storia" e che l'apartheid contro le donne sia per lo più di stampo islamico e afghano...!!

DAL CORRIERE DELLA SERA
riduzione da un articolo di di Elisabetta Rosaspina
n.d.p. = nota della prof

“Vattene in fondo, stai guastando la purezza di questo bus”...

Rosa Parks ha molte seguaci in Israele. E come Rosa, la prima afroamericana che rifiutò, 58 anni fa, di cedere il suo posto in autobus a un bianco (e finì per questo in carcere) in Alabama, le sue emule (n.d.p.: imitatrici) in Terra Santa (ndp: Israele) non hanno vita facile. Ma a finire arrestato, anche se solamente per qualche ora, questa volta è stato l’uomo, un religioso ultra-ortodosso che qualche giorno fa ha cercato in tutti i modi di ricacciare una 22enne israeliana in fondo all'autobus, per preservare la “purezza” dei sedili riservati agli uomini.

La storia, così come la racconta il quotidiano Maariv, non è inusuale, ma provoca sempre più reazioni contro l’integralismo, e non solo da parte delle femministe.

Noah Kantman, che tra l’altro non è una ragazza laica, ma si considera religiosa e osservante, è salita sul bus della linea 985, che collega Safad, in Galilea, ad Ashdod, sul Mediterraneo, con un viaggio di circa tre ore e mezzo. Un incubo dal principio alla fine, per Noah, che ha osato sedersi nella parte anteriore del pullman, considerata dagli ultra-ortodossi di uso strettamente maschile. Noah non l’ha fatto per provocazione e, alle prime rimostranze dei vicini, ha replicato cercando di spiegare che in quella posizione soffriva meno il mal d’auto che in fondo al mezzo.

Invano. Il coro di riprovazione è salito di tono: c’era chi invitava gli astanti (n.d.p.: i presenti) alla preghiera per contrastare la presenza impura della ragazza, quasi a contatto di gomito con il sesso opposto; e chi seriamente consigliava a voce alta i compagni di viaggio di non guardarla, per evitare di contaminarsi. Alla fermata prevista per permettere ai passeggeri di sgranchirsi un po’ le gambe, qualcuno ha poggiato sul sedile di Noah un biglietto anonimo che diceva più o meno:

“Vattene in fondo, stai guastando la purezza di questo bus”.

E la giovane donna ha deciso che era stato passato il segno. Qualche voce femminile si era alzata dal retro per dire che quella era un’imposizione religiosa, senza valore sui mezzi pubblici; insomma, una prepotenza. Ma Noah voleva far valere i suoi diritti fino in fondo: così ha telefonato alla sorella per chiederle di avvertire la polizia. E al capolinea, le forze dell’ordine erano lì, ad aspettare quella litigiosa comitiva.

L’uomo che si era scagliato con maggior veemenza contro Noah durante il viaggio, si è difeso dicendo che non intendeva aggredirla, ma solamente invitarla al rispetto dei precetti, il che non è bastato a evitargli qualche ora di spiegazioni alla stazione di polizia. Mentre la compagnia dei trasporti Egged ha ammesso il suo rincrescimento per l’accaduto e per il fatto che l’autista non fosse intervenuto in difesa della passeggera vilipesa.

Anche nelle città a maggiore densità ortodossa, l’ ”apartheid” nei confronti delle donne comincia a essere sempre meno tollerato. Poco più di un anno fa, la comunità si era mossa in difesa di una bimba di sette anni, i cui abitini dalle maniche corte erano stati considerati un oltraggio al pudore ultra-ortodosso; ed erano state organizzate manifestazioni di protesta contro l’integralismo dominante. Ora un gruppo di donne, che condivide e pratica le disposizioni religiose sulla “modestia” nell'abbigliamento  ha deciso di reagire agli eccessi, come la segnaletica stradale (fuori legge in Israele) che impone alle passanti di utilizzare i marciapiedi opposti a quelli dei passanti.

Per farla finita, hanno deciso di far causa al Comune e di chiedere un risarcimento economico, anche lui “modesto”, ma significativo: ogni abuso ha un prezzo.



mercoledì 13 febbraio 2013

LA COSA PIU' BELLA - Saffo


Alcuni dicono che la cosa più bella sulla nera terra sia
un esercito di cavalieri, altri di fanti
altri di navi, io invece quello di cui
uno è innamorato.

(Saffo, VII-VI sec.a.C.)

BUON SAN VALENTINO...in poesia


I ragazzi che si amano – Jacque Prevert

I ragazzi che si amano si baciano in piedi
contro le porte della notte
e i passanti che passano li segnano a dito
ma i ragazzi che si amano
non ci sono per nessuno
ed è la loro ombra soltanto
che trema nella notte
stimolando la rabbia dei passanti
la loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
essi sono altrove molto più lontano della notte
molto più in alto del giorno
nell’abbagliante splendore del loro primo amore.

domenica 10 febbraio 2013

ORARIO

Ops! Mi hanno fatto notare che non vi ho detto che il film sarà su RAI 3 alle h.21.00

IL BALLETTO DEI TITANS (DAL FILM - IL SAPORE DELLA VITTORIA)

Dal film "Il sapore della vittoria", in onda stasera su RAI 3 alle 21.00

conoscere la squadra

Dal film "Il sapore della vittoria", in onda questa sera su RAI 3

IL SAPORE DELLA VITTORIA

Domani sera su RAI 3 c'è un film bellissimo intitolato "Il sapore della vittoria", sul razzismo in America ancora dopo l'operato di M.L.King: è una storia vera e per questo merita.

Ambientata nel 1971 in Virginia, parla dell'allenatore Boone (di colore) della squadra di football "I Titans" del liceo T.C. Williams High School, per la prima volta diventato un liceo misto. Il fatto che il coach sia di colore non va giù a molti, ma poi le cose cambieranno.
E' divertente, parla di quanto bene faccia lo sport per conoscersi e rispettarsi, ed è sempre piaciuto a tutti i miei alunni. Per favore, guardatelo, se i vostri genitori non hanno altro in programma!
Vi allego, se riesco, un video tratto dal fim

10 FEBBRAIO GIORNO DEL RICORDO


Ragazzi oggi è domenica, ma è anche un giorno importante cui avevo accennato tempo fa parlando della liberazione dell'Europa dal nazifascismo. Ricordate che il generale Tito aveva liberato la zona dell'attuale Istria, Croazia, Serbia, Montenegro cacciando i fascisti, ma anche organizzando una sorta di pulizia etnica ai danni di tutti gli italiani? Gli italiani in parte erano stati gettati nelle foibe o erano stati costretti a scegliere tra il regime comunista di Tito e tornare in Italia, con niente appresso, se non gli effetti personali.
Certo, i fascisti avevano in precedenza invaso quelle terre e si erano fatti odiare per il loro razzismo nei confronti della popolazione slava. Il risultato fu comunque un massacro di innocenti, non solo di fascisti.
Oggi è il giorno che il governo ha istituito per ricordare quei profughi, e quelle vittime. Qui di seguito le spiegazioni, particolarmente chiare, della Lega Nazionale di Trieste:

"Cosa sono le Foibe?
Le foibe sono delle cavità naturali, dei pozzi presenti sul Carso (altipiano alle spalle di Trieste e dell'Istria). Alla fine della Seconda guerra mondiale i partigiani comunisti di Tito vi gettarono (infoibarono) migliaia di persone, alcune dopo averle fucilate, alcune ancora vive, colpevoli di essere italiane o contrarie al regime comunista.
Quanti furono gli infoibati?
Purtroppo è impossibile dire quanti furono gettati nelle foibe: circa 1.000 sono state le salme esumate, ma molte cavità sono irraggiungibili, altre se ne scoprono solo adesso (60 anni dopo) rendendo impossibile un calcolo esatto dei morti. Approssimativamente si può parlare di 6.000 - 7.000 persone uccise nelle Foibe, alla quali vanno aggiunte più di 3.000 persone scomparse nei gulag (campi di concentramento) di Tito.
Chi erano gli infoibati?
Gli infoibati erano prevalentemente italiani. In generale tutti coloro che si opponevano al regime comunista del generale Tito: vi erano quindi anche sloveni e croati. Tra gli italiani vi erano ex fascisti, ma sopratutto gente comune colpevole solo di essere italiana e contro il regime comunista.
Cosa vuol dire "infoibare"
Le vittime dei soldati titini (del generale Tito) venivano condotte, dopo atroci sevizie, nei pressi della foiba; qui gli aguzzini, non paghi dei maltrattamenti già inflitti, bloccavano i polsi e i piedi tramite filo di ferro ad ogni singola persona con l’ausilio di pinze e, successivamente, legavano gli uni agli altri sempre tramite il di ferro.
I massacratori si divertivano, nella maggior parte dei casi, a sparare al primo malcapitato del gruppo che ruzzolava rovinosamente nella foiba spingendo con sé gli altri.

La Foiba di Basovizza (Trieste)
La cosiddetta "Foiba di Basovizza" è in origine un pozzo minerario: esso divenne però nel maggio del 1945 un luogo di esecuzioni sommarie per prigionieri, militari, poliziotti e civili, da parte dei partigiani comunisti di Tito, dapprima destinati ai campi d'internamento allestiti in Slovenia e successivamente giustiziati a Basovizza.
Le vittime destinate ad essere precipitate nella voragine di Basovizza, venivano prelevate nelle case di Trieste, durante i 40 giorni di occupazione jugoslava della città (dal 1 maggio 1945). A Basovizza arrivavano gli autocarri della morte con il loro carico di disgraziati. Questi, con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazioni riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia. Molte vittime erano prima spogliate e seviziate.
Ma quante furono le persone gettate nella Foiba di Basovizza? Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante. Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. Lo spazio volumetrico conterrebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime. Una cifra agghiacciante. Ma anche se fossero la metà, questa rappresenterebbe pur sempre una strage immane... e a guerra finita!

Nel 1980, in seguito all'intervento delle associazioni combattentistiche, patriottiche e dei profughi istriani-fiumani-dalmati, il pozzo di Basovizza e la Foiba n.149 vennero riconosciute quali monumenti d'interesse nazionale. Il sito di Basovizza, sistemato dal comune di Trieste, divenne il memoriale per tutte le vittime degli eccidi del 1943 e 1945.

pagine a cura della Lega Nazionale di Trieste e del Comitato Onoranze Martiri delle Foibe"


lunedì 4 febbraio 2013

ODIO E AMO

Ragazzi, si avvicina San Valentino, dunque vi regalo una piccolissima poesia sull'amore, un gioiellino di lirica latina, per latinisti e non :)

ODI ET AMO
QUARE ID FACIAM, FORTASSE REQUIRIS
NESCIO, SED FIERI SENTIO ET EXCRUCIOR.
Catullo - I°sec.a.C.

Traduzione:
Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
Non so, ma sento che è questo che accade, e mi tormento.